Trieste: la magia si ripete…

Il 9 e il 10 dicembre, le classi quinte del liceo scientifico si sono recate – assieme alle professoresse Bonacini e Manfredi –  in viaggio d’istruzione a Trieste, a completamento del progetto “Fisica Oggi”, iniziato lo scorso anno e nucleo centrale dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro).

Trieste ci ha accolti con magiche atmosfere da Natale asburgico e, nonostante il cattivo tempo del primo giorno, ci ha conquistati.

“Trieste è una città diversa da tutte le altre, …. una città particolare, dallo spiccato carattere mitteleuropeo..”. (Rachele Borghi Guglielmi, quinta P)

“..il mio primo incontro con Trieste non è andato proprio a buon fine. Il cielo grigio e la pioggia la facevano sembrare un po’ malinconica. La sera, invece, è stato come se la città avesse cambiato abito, con tutte quelle luci e quelle decorazioni di Natale che tanto mi piacciono sembrava un’altra. Piazza Unità d’Italia, decorata com’era e a ritmo di canti natalizi, sarà per sempre uno dei miei ricordi preferiti di questi 5 anni…” (Gaia Canazza, quinta I)

Il pomeriggio di lunedì 9 dicembre è stato dedicato alla Fisica: con la guida del Prof. Francesco Longo, che ci ha accompagnato anche quest’anno con grande carisma e competenza, abbiamo visitato la sede di INFN presso l’Area Science Park di Padriciano; poi ci siamo recati al Dipartimento di Fisica dell’Università e abbiamo assistito ad una bella lezione del professore, che ci ha descritto i settori di ricerca in cui opera INFN, soffermandosi poi in particolare sull’astrofisica. Il contributo del Prof. Longo è stato molto importante: i ragazzi hanno capito come la scelta di Trieste come sede di centri di ricerca d’eccellenza in Fisica sia stata anche dettata dall’esigenza di creare un dialogo pacifico tra scienziati provenienti da tutto il mondo, di fondare un laboratorio di pace in un territorio tormentato da vicende di confini contesi e di guerre etniche. Inoltre, il Prof. Longo ha dato testimonianza della grande passione con la quale i ricercatori svolgono la loro professione e ha descritto in modo articolato e profondo le interazioni della Fisica con le altre scienze, con la tecnologia e con la cultura in generale. 

“…Tassello fondamentale… è stata la preziosa guida del Prof Francesco Longo, uomo dotato di grande cultura e carisma . Principio fondamentale evinto seguendo la lezione è ,in primo luogo, la poliedricità della fisica, e in secondo luogo la variabilità e interconnettività delle discipline che studiano il funzionamento del mondo e dell’uomo. È incredibile vedere come fisica, matematica, chimica, astronomia e anche le cosiddette “scienze umane”, mescolandosi e completandosi a vicenda creino un mix così perfetto. È importante avere una visione completa e profonda della realtà che ci circonda, senza fermarsi in superficie ….” (Pietro Alboni, quinta P).

“..Questa..lezione ..dimostra la duttilità della fisica che passa da studiare l’infinitamente piccolo come le particelle ad analizzare cose macroscopiche come può essere l’universo. Inoltre ha fatto capire a noi ragazzi che la ricerca è più aperta che mai e che servono sempre nuove tecnologie per affrontare questi nuovi capitoli della fisica.” (Nicolò Croci, quinta P)

La mattina di martedì 10 dicembre è stata invece dedicata alla Storia, con un visita al Monumento Nazionale della Foiba di Basovizza, visita arricchita da una approfondita e meravigliosa lezione dello storico Diego Redivo: quando ha saputo che i ragazzi frequentavano la quinta liceo scientifico, questo bravissimo ricercatore storico ha deciso di mettere a nostra disposizione molto più tempo di quello che era stato pattuito e ci ha condotti, catturando l’interesse di tutti per quasi due ore, attraverso la storia di tutto il Ventesimo secolo.

“…È importante conoscere il passato in tutte le sue sfaccettature per comprendere il futuro e vivere un presente più consapevole. La guida, grazie alla sua preparazione, è riuscita a metterci a conoscenza di un fatto oggi ancora troppo trascurato. Oltre a questo sono riuscita a percepire le “ferite” che la città di Trieste si porta dietro da più di un secolo. Una storia travagliata, sfinita dai continui cambiamenti e dalle situazioni difficili che ha dovuto affrontare; è forse una delle città che a livello storico ha sofferto più di tutte….” (Beatrice Bonicelli, quinta I)

Nel pomeriggio, infine, le classi hanno potuto visitare il Sincrotrone Elettra, un acceleratore nel quale la luce di sincrotrone (radiazione elettromagnetica emessa dagli elettroni quando sono deviati da campi magnetici) viene utilizzata in tantissimi campi di indagine, dalla struttura della materia, alle biotecnologie alimentari, alla indagine archeologica, alla diagnosi medica di tumori, alla ricerca e sviluppo di nuovi farmaci,…Questa visita era stata preparata con attenzione in classe e i ragazzi sono riusciti bene a seguire la lezione della guida, un giovane ricercatore di lingua portoghese.

“…Siamo stati guidati  da un ricercatore… che è riuscito a spiegarci in breve gli esperimenti che vengono fatti lì in modo abbastanza semplificato e comprensibile a tutti… Se nei normali acceleratori si cerca di ridurre al minimo ogni dispersione di energia…, nell’Elettra si usa proprio una delle cause di perdita di energia per condurre gli esperimenti. Si tratta della radiazione di sincrotrone… Abbiamo visto dall’esterno anche… il Fermi. Il Fermi è progettato per studiare fenomeni estremamente rapidi, come per esempio la propagazione di un’onda di calore, la crescita di una membrana biologica o l’azione di un catalizzatore…” (Martina Monelli, quinta P)

Concludiamo con le parole di Stefano Bernardi, quinta P, che sintetizza alla perfezione il senso di questo viaggio di istruzione e, a nostro parere, anche della formazione tipica del liceo scientifico:

“… questo viaggio d’istruzione si è rivelato un’ottima occasione per ricordare come progresso e storia possano convivere e influenzarsi a vicenda contribuendo ad uno sviluppo reciproco. È sempre essenziale non dimenticare che, anche una volta scelto un determinato percorso nella propria vita, nulla impedisce di ampliare il proprio sguardo verso diverse conoscenze che possono arricchirci culturalmente. Trieste mostra come sia gli uomini di scienza possano interfacciarsi alla ricchissima storia della città…, sia come gli storici e gli appassionati possano scoprire novità riguardo allo sviluppo della ricerca scientifica che può rivelarsi molto utile anche per aspetti riguardanti strettamente il campo storico, come la datazione dei reperti o la possibilità di rilevare la presenza di un determinato materiale. Io stesso ho trovato affascinanti sia l’aspetto storico del viaggio sia l’aspetto scientifico, con tutte le sue applicazioni nei vari ambiti del sapere e dell’economia, e auspico di poter continuare a mantenere la mia mente aperta ad ogni genere di conoscenza anche una volta intrapreso un determinato percorso universitario.”

Lo speriamo anche noi insegnanti, per i nostri studenti! Il più grande regalo che la scuola può fare a un giovane è renderlo in grado di imparare, sempre.

Per dirla con il grande fisico Richard P. Feynman, “…io penso che… lo scopo della conoscenza sia meravigliarsi sempre di più …”  e ancora “ …Spero che le generazioni future vivranno nella libertà: libertà di dubitare,di sviluppare nuove idee, di continuare nell’avventura di scoprire nuovi modi di fare le cose…”  da “Le Battute memorabili di Feynman”  a cura di Michelle Feynman, Adelphi.

Potrebbero interessarti anche...