Al Campus STEM di Bardonecchia
Oggi si sente sempre più parlare di professioni STEM….Si tratta di un acronimo (Science, Technology, Engineering, Mathematics) che indica un approccio interdisciplinare che crea collegamenti e connessioni tra la tecnologia e la scienza.
Anche tra i nostri studenti liceali, c’è chi è davvero appassionato alle applicazioni tecniche delle materie scientifiche!
In particolare, Giada Zambonini di terza P e Nicolas Mistrali di quinta I hanno frequentato un campus STEM presso il Villaggio Olimpico di Bardonecchia, organizzato dalla Scuola di Formazione Scientifica Luigi Lagrange di Torino, rispettivamente a dicembre 2019 e a gennaio 2020. Questa esperienza, di grande valore formativo e importante anche ai fini dell’orientamento post-diploma, è stata svolta nell’ambito dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex Alternanza Scuola- Lavoro).
Ascoltiamo direttamente dai ragazzi come hanno vissuto questa esperienza, frequentando il corso “INTELLIGENZA ARTIFICIALE E COMPUTER VISION (AUTONOMOUS DRIVING)”.
Giada Zambonini è una ragazza di grande intelligenza ed equilibrio, molto riservata, ma anche matura, responsabile e decisa: poco prima di Natale è partita dalla Val d’Asta e ha deciso di recarsi al Campus STEM, senza nessuna delle sue amiche o dei suoi compagni di classe. Evidentemente era tanto l’interesse verso i corsi presentati! Ci racconta:
“…Il corso che ho scelto di frequentare aveva come argomento principale le Intelligenze Artificiali e il machine learning, un ramo dell’informatica che mi appassiona molto.
Le giornate sono state molto intense: passavo buona parte del tempo a lezione e partecipavo spesso a conferenze.
Il mio corso era tenuto da due…” ingegneri elettronici “…che hanno prima introdotto la materia spiegando il funzionamento di un’intelligenza artificiale e da quali componenti era costituito il robot utilizzato durante le lezioni. Infatti l’obiettivo prefissato era quello di sviluppare attraverso Python (un linguaggio informatico che consente di comunicare istruzioni a un calcolatore) una rete di nodi e lyers in grado di imparare da sola sulla base di insegnamenti generali forniti dal programmatore. Il codice sarebbe stato poi seguito da un computer collegato via wireless ad una scheda elettronica installata su un piccolo robot e avrebbe permesso ad esso di muoversi in modo autonomo lungo un percorso tracciato senza seguire ogni volta i comandi dati dal programmatore. Abbiamo dunque sperimentato la cosiddetta autonomous driving, ovvero la guida autonoma, una delle ultime frontiere dell’intelligenza artificiale che sta sempre più prendendo piede all’interno dell’industria automobilistica.c
Il corso è stato molto interessante e ha soddisfatto pienamente le mie aspettative: i professori, molto preparati sull’argomento, tramite le loro spiegazioni mi hanno permesso di comprendere una materia che mi ha sempre incuriosita ma sulla quale non mi ero mai applicata a fondo. Anche se alcuni argomenti sono stati in un primo momento difficili da assimilare a causa della mia inesperienza, sono comunque riuscita a portare a termine la consegna e a sviluppare, insieme a tre compagne di gruppo, una vera e propria intelligenza artificiale e a vedere il robot muoversi con successo eseguendo il nostro codice. Un percorso impegnativo, dunque, e non privo di ostacoli, ma senza dubbio capace di regalare tante soddisfazioni anche a chi, come me, non aveva mai avuto esperienze pratiche nel settore.
Anche i seminari ai quali ho partecipato hanno acceso in me molta curiosità: i temi trattati hanno spaziato dall’ingegneria aerospaziale e dalla fisica biomedica, alla climatologia. I docenti, in poche ore, hanno saputo aprire le porte di discipline ancora inesplorate per me, dandomi la possibilità di toccare con mano molte delle applicazioni della fisica e della matematica relative al nostro mondo e di capire come esse siano collegate a tutti i campi della scienza.
Penso inoltre che il campus offra la grande opportunità di conoscere ragazzi e ragazze della mia età che sono mossi dalle mie stesse passioni e che condividono i miei interessi: sono stati molti i momenti di aggregazione e le attività di gruppo all’interno delle giornate.
Il corso di Bardonecchia è stata dunque una delle esperienze più intense della mia vita, un ricordo che conserverò sempre e che spero possa aiutarmi, un domani, nella scelta della strada che la mia vita prenderà. Consiglio a tutti di partecipare a questa iniziativa, promossa da persone preparate, che con impegno e serietà guidano noi ragazzi nell’incontro con le nostre passioni, insegnandoci la bellezza della scoperta e dell’apprendimento.”
Nicolas Mistrali è uno studente di quinta molto bravo ed interessato, abituato ad approfondire in modo autonomo ciò che impara e da sempre appassionato di tecnologia e scienza. In questi anni ha spesso raccolto i nostri inviti e ha partecipato a diverse iniziative anche prestigiose, tra cui lo stage INSPYRE presso INFN di Frascati nella primavera scorsa. Ascoltiamo la sua opinione su quest’ultima esperienza, che ha fatto a fine gennaio:
“Il Campus STEM è una grande opportunità per tutti gli appassionati non solo delle materie scientifiche, ma anche per chi è interessato alle applicazioni tecniche legate a queste.
Gli argomenti trattati sono molto attuali, riguardano discipline come l’ingegneria, l’informatica, la robotica…e sono trattati in maniera molto differenti dalle lezioni tradizionali.
L’ambiente è molto bello e vengono promosse le relazioni…..
I docenti inoltre hanno un metodo di insegnamento originale e molto attento agli studenti e dimostrano tutto il loro entusiasmo nel presentare gli argomenti.
In particolare ho frequentato le lezioni di Machine Learning e applicazioni alla robotica e posso confermare che il corso è stato molto entusiasmante.
Abbiamo infatti programmato un robot che, attraverso una Neural Network, elabora i segnali di input attraverso funzioni matematiche per ottenere un output (il movimento delle ruote/attuatori).
Questo gli permette di adattarsi autonomamente a condizioni mai viste prima e gestire autonomamente il percorso da seguire.
Invito tutte le persone incuriosite dal mondo della tecnologia ad iscriversi alle future edizioni, perché è un’esperienza che, facendo mettere in pratica i contenuti appresi, riesce a far rivalutare l’interesse che si può avere verso alcune materie alle quali, a volte, l’approccio è più puramente teorico.”
Grazie, ragazzi!
Viviamo con gioia queste esperienze attraverso i vostri occhi e speriamo che vi siano di aiuto per la ricerca della vostra strada!