Eccoli al CERN!!!
In prosecuzione del progetto “Fisica Oggi”, come da tradizione, anche quest’anno le nostre classi quarte del liceo scientifico si sono recate in visita al CERN di Ginevra, il 3 maggio 2019, nell’ambito del viaggio di istruzione ad Aosta, Annecy, Ginevra e Losanna. Gli studenti sono stati accompagnati dai professori Bizzocchi, Amari e Gigli Cesare.
La visita era stata preparata in classe attraverso lezioni di fisica delle particelle e di storia della fisica tenute dalle professoresse Genitoni e Bonacini (talvolta a “reti unificate”!) e preceduta da un viaggio al laboratorio INFN di Legnaro (PD).
Come ogni anno accade, tanti studenti hanno avuto modo di vedere la Fisica e la Scienza in generale sotto un nuovo punto di vista, che li ha stupiti, interessati e, in alcuni casi, entusiasmati.
Ma sentiamo direttamente i ragazzi…
…Mettere piede al CERN non è una cosa che capita tutti i giorni. Questo è un luogo molto importante per lo sviluppo scientifico mondiale, e mi ritengo fortunata ad averlo visitato. Avere la possibilità di entrare a contatto con questi luoghi è molto importante per la crescita personale. Ci si rende conto che ciò che si studia a scuola è applicabile alla realtà ed è utile allo sviluppo, cosa di cui spesso ci si dimentica. Credo che questo percorso, iniziato a scuola e concluso con questa visita sia stato molto utile e interessante. Molto probabilmente questo non sarà il mio percorso di studi futuro, ma comunque ha avuto un impatto molto positivo sul mio modo di pensare e di vedere le cose. Mi ha fatto capire che ciò che ci sembra incomprensibile e lontano da noi in realtà non lo è… (Beatrice Bonicelli, quarta I)
….il CERN me lo immaginavo proprio così, un ambiente dove scienza, conoscenza e ricerca sono le parole chiave su cui si fonda e che riescono ad unire persone che arrivano da ogni parte del mondo, a cui non importa il colore della pelle o la provenienza geografica ma anzi, si sentono parte di una grande famiglia… (Laura Borghi, quarta P)
..Non appena arrivati all’ esterno della reception del laboratorio, ammetto di aver pensato: “tutto qui?”. Inizialmente sono rimasta un po’ delusa: mi aspettavo una struttura diversa, molto più imponente e “incisiva”, ma devo dire che non appena entrata, mi sono dovuta ricredere. In realtà neanche quel primo spazio aveva niente di speciale, ma non appena ho messo piede in quell’ambiente, e mi sono messa il mio cartellino riconoscitivo al collo, qualcosa è scattato.
In quel preciso istante mi sono resa conto di essere in un posto in cui non si ha l’occasione di andare tutti i giorni, un posto davvero importante. E’ un po’ come quando entri in un museo pieno di opere d’arte, in un edificio storico o in uno stadio (dipende un po’ dalle tue passioni) : nonostante la mia non sia la fisica, quando ho realizzato di essere al CERN, mi sono un po’ emozionata , poiché ho realizzato di essere in un luogo che ha fatto, fa e farà la differenza nel mondo.
…….. tra quei muri, quelle sofisticate apparecchiature, quei contorti circuiti, si possono percepire il lavoro e la passione che stanno dietro questa monumentale istituzione; il CERN non è solo un laboratorio all’avanguardia, ma anche un ambiente internazionale che ti arricchisce dal punto di vista etico e umano.
… “L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso “
Riflettendo su queste giornate passate, penso di essere riuscita in questo intento: oltre ad aver rafforzato il legame con i miei compagni di classe, mi sento più ricca di quando sono partita (ma solo metaforicamente: in realtà la Svizzera è molto costosa); scherzi a parte, vivere realtà diverse da quelle a cui sono abituata (ambiente del CERN compreso), mi ha fatto crescere e ha allargato le mie vedute…. (Rachele Borghi Guglielmi, quarta P)
…All’esterno…. è presente la scultura “Wandering the Immeasurable” che testimonia l’importanza della ricerca scientifica fatta al CERN e in tutto il mondo.
L’opera presenta sulla parte esterna le scoperte scientifiche che sono state diffuse in tutto il mondo e che hanno contribuito allo sviluppo dell’umanità mentre sulla parte interna sono presenti le formule relative a tali scoperte.
La curva del nastro riflette le infinite possibilità della scienza e delle sue scoperte ricordandoci l’importanza delle scoperte scientifiche stimolando in chi osserva l’opera il desiderio di conoscere sempre di più per espandere i propri orizzonti.
Infatti la ricerca ci permette di migliorare le nostre vite grazie alle scoperte scientifiche e tecniche che vengono applicate in ogni campo di sapere dalla medicina al restauro di opere.
Questa continuo impegno nella ricerca, inoltre, è l’unica cosa che ci permette realmente di soddisfare il nostro naturale desiderio di conoscere dal momento che ci fornisce una conoscenza sempre più approfondita dell’universo.
Conoscere l’universo per capire da cosa è formato e come funziona è necessario per capire meglio noi stessi in quanto esseri umani e la realtà in cui viviamo. (Stefano Bernardi, quarta P)
…Per l’orientamento scolastico questo viaggio d’istruzione è servito, a mio parere. Il vedere a che cosa ti può portare lo studiare discipline come la fisica, sicuramente ci ha portato a vedere questa materia in un modo diverso. Grazie a questo progetto, abbiamo potuto studiare una fisica che non era solo formule considerate inutili per la vita di tutti i giorni dalla maggior parte di noi. Ci ha portato a vedere la fisica come una disciplina impegnata a scoprire la natura, a scoprire di che cosa siamo fatti davvero, per poter capire meglio noi stessi e il mondo che ci circonda. Abbiamo potuto vedere in modo più concreto a che cosa serve nella vita di tutti i giorni, arrivando a capire come il suo studio abbia contribuito sensibilmente ad altre branche della scienza, come la medicina. Sarebbe stato bello poter approfondire in modo più concreto i lavori e gli esperimenti che si conducono al CERN, o anche solo passare più tempo all’istituto per conoscere e imparare più cose… (Martina Monelli, quarta P)
..Il CERN è un mondo a parte: un ecosistema dove persone diversissime tra loro cooperano per dare risposte alle domande più difficili, tutto ciò è un ottimo prototipo di ciò che dovrebbe essere la civiltà moderna… (Luca Spadaccini, quarta P)
….La parte che mi ha colpito di più è stato il comportamento degli scienziati e dei tecnici con gli studenti. Ho avuto modo di vedere quanta passione mettono questi nel cercare di istruire al meglio le nuove generazioni, convinti che qualcuno tra questi potrà contribuire allo sviluppo della ricerca. In alcuni casi si può notare molto bene quanto il personale tenga all’istruzione; ad esempio alcuni si dispiacciono molto se un concetto anche molto difficile non viene compreso, a tal punto da attribuirsi la colpa di non aver spiegato in modo corretto e non essere adatto per un tale incarico. L’umiltà è qualcosa che, in persone così acculturate, non pensavo poter essere così marcata. Inoltre mi ha molto stupito la grandezza e complessità delle strutture….. (Nicolas Mistrali, quarta I)
… l’obiettivo del CERN è studiare le particelle costituenti dell’universo, al fine preteso di conoscere l’universo stesso (…..non è detto che arriveremo a farlo in modo completo, e che questa sia la strada giusta per farlo, poiché ogni scoperta in materia potrebbe smontare le precedenti sicurezze ed anzi essere essa stessa sbagliata o rivedibile, in quanto noi potremmo vivere come a Flatlandia e non vedere le cose come sono veramente, come se vivessimo in un mondo che non comprende tutte le dimensioni esistenti). Il fisico del CERN dunque, come qualunque fisico, ricerca il come delle cose (cerca di trovare leggi complessivamente valide per prevedere i risultati degli esperimenti e più in generale dei fenomeni fisici dell’universo) e non il perché (come fa invece la filosofia)….. La guida …. ci ha spiegato il funzionamento dell’AMS, ovvero dello spettrometro magnetico alpha, rilevatore posto sulla Stazione Spaziale Internazionale al fine di rilevare nuove particelle (soprattutto di antimateria e materia oscura….), e fare una stima dell’intensità a lungo termine dei raggi cosmici per permettere di svolgere con maggiore sicurezza… importanti missioni come lo sbarco su Marte.
Purtroppo non abbiamo visitato come a Legnaro i macchinari veri e propri da vicino e non abbiamo quindi potuto fare un’esperienza altrettanto diretta…. (Matteo Capanni, quarta I)
C’è anche chi ha apprezzato altri aspetti altrettanto importanti della gita, oltre a quelli strettamente scientifici:
…La cittadina di Annecy è, sicuramente, la più bella che abbia mai visto nei miei 17 anni di vita.
Le nostre sono state visite serali, quando le luci dei lampioni riflesse nell’acqua del lago e del torrente, risaltavano la bellezza del piccolo castello contornato dall’acqua……Il CERN è un posto magico e credo possa definirsi una tappa d’obbligo per chi studia materie scientifiche, ma riguardo alla Guida e alle cose che ho imparato, credo che la visita di Legnaro sia stata più interessante e stimolante……
Questo viaggio di istruzione mi ha insegnato tante cose, come la responsabilità, il saper stare con gli altri, il sapersi orientare in luoghi così diversi da quelli in cui vivo.
E credo che sia stato utile all’alternanza scuola lavoro anche per questo, per averci messi alla prova e averci fatto capire che, anche se in un luogo prestigioso come il CERN lavorano i miglior scienziati al mondo, non sarebbe una cosa così impossibile, per noi, averci a che fare, un giorno. (Gaia Canazza, quarta I)
Questa gita rimarrà nel mio cuore, ringrazio sia i miei compagni che i miei insegnanti, ripartirei anche ora! (Lorena Ceresoli, quarta I)
Grazie a voi, ragazzi: vedere il mondo attraverso i vostri occhi è per noi ogni volta un’occasione per vivere con nuovo entusiasmo queste esperienze!